Esame ecografico

Viene spesso utilizzato per diagnosticare le cause dell’infertilità maschile e altri problemi associati alla sessualità maschile.

L’esame ecografico dell’apparato genitale maschile viene spesso utilizzato per diagnosticare le cause dell’infertilità maschile e altri problemi associati alla sessualità maschile.

In che cosa consiste l’ecografia dell’apparato genitale maschile?

L’ecografia dell’apparato genitale maschile è l’esame che valuta la morfologia del pene, dei testicoli e dell’epididimo; viene eseguito con ecografo munito di un’apposita sonda che consente l’esame di questi organi. Questo dispositivo trasmette onde sonore ad alta frequenza, che vengono riflesse in un rilevatore che le converte in immagini su schermo; l’esame viene eseguito da un medico radiologo o urologo.

Infertilità maschile ed esame ecografico

L’esame ecografico per l’infertilità negli uomini si suddivide in singoli esami:

  • esame ecografico dei testicoli: consigliato per pazienti con malattie testicolari, infertilità, criptorchidismo, tumori, idrocele, microlitiasi.
  • esame ecografico dell’epididimo: consigliato per pazienti con infertilità o dolore allo scroto causato da infiammazione.
  • ecografia prostatica transrettale e delle vescicole seminali: consigliata per pazienti affetti da infertilità, ipertrofia e malattie infiammatorie della prostata.
  • Triplex dei vasi del testicolo: consigliato per pazienti affetti da infertilità, varicocele, lesioni ai testicoli e criptorchidismo.

Preparazione

Non è necessaria alcuna preparazione particolare per l’ecografia dell’apparato genitale maschile.

Dopo l’ecografia, non ci sono restrizioni sulle attività quotidiane.

Risultati

I problemi che possono essere rilevati con un’ecografia peniena comprendono:

  • Varicocele: dilatazione delle vene nello scroto (il sacco che contiene i testicoli); ricorda le vene varicose che colpiscono le gambe. Il varicocele può causare una bassa produzione di liquido seminale o la produzione di liquido seminale di scarsa qualità.
  • Gonfiore e ostruzione dei dotti eiaculatori che impediscono la normale eiaculazione o problemi nell’epididimo dove sono conservati gli spermatozoi. Quando l’epididimo è ostruito, gli spermatozoi non vengono rilasciati durante l’eiaculazione.
  • Anomalie della prostata (chiusura del dotto deferente, il canale che collega i testicoli alla prostata, ecc.)

I risultati vengono valutati da un urologo o da uno specialista della fertilità maschile per consigliare il trattamento appropriato.

Qualora venga riscontrato qualcosa di patologico, il medico fornirà ulteriori indicazioni e informerà il paziente sulle opzioni di trattamento più appropriate. In alcuni casi, potrebbero essere necessari esami più specifici, come tomografia assiale o risonanza magnetica (MRI) dell’addome.

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